Enogastronomia Elbana
Dal punto di vista enogastronomico, l’Isola d’Elba offre una ricchissima varietà di piatti, specialità e ricette che vi permetteranno di entrare in un mondo di profumi e sapori davvero invitante. Il turismo enogastronomico, una vera e propria esperienza totalizzante, che negli ultimi anni ha catturato e affascinato l’attenzione di un pubblico sempre più vasto, non risparmia nemmeno la bellissima Isola dell’Arcipelago Toscano che tante gustose pietanze ha da far assaggiare agli amanti di forchetta e coltello.
Ci sono vari motivi per cui la cucina elbana si è fatta conoscere in tutto il mondo, oltre che per alcune ricette e prodotti locali che sono diventati il fiore all’occhiello del territorio. Senz’altro, fra i principali, bisogna annoverare la diversità, cioè la varietà estrema, che pur da un territorio relativamente poco esteso, viene fuori attraverso la cucina. Geograficamente, infatti, i piatti cambiano molto a seconda della zona dell’isola che si decide di visitare e di assaggiare: una così importante ricchezza culinaria, lo si capisce bene, rappresenta dunque una fortuna per i tanti visitatori che ogni anno invadono l’isola alla ricerca del piatto tipico più invitante.
Vino dell'Isola d'Elba: sapori e aromi davvero unici
Dal punto di vista del vino, poi, non c’è che l’imbarazzo della scelta: Elba bianco, Elba rosso, Procanico (ovvero una varietà di trebbiano toscano) Ansonica (certificazione DOC per la produzione elbana) …l’Isola d’Elba saprà coinvolgervi e conquistarvi con profumi e aromi davvero unici, che avrete la possibilità di degustare direttamente nelle aziende vinicole di alcuni dei produttori più rilevanti e popolari del territorio. Cosa pensate potrebbe esserci di meglio, in effetti, che assaggiare un buon vino, dopo un giro della cantina con una guida esperta, magari davanti ad un tramonto dai colori indimenticabili, unendo anche una degustazione con qualche prodotto tipico o una bella bruschetta con olio artigianale? Potrebbe essere un modo differente, insolito, di entrare in connessione col territorio e conoscerlo, scoprirlo, passo dopo passo, filare dopo filare: oltre alle spiagge, al mare, ai tanti paesi e borghi dell’Isola, che vi lasceranno a bocca aperta per le tradizioni e gli scorci suggestivi, lasciatevi trasportare anche nel mondo enogastronomico locale, ripercorrendo le tante contaminazioni storiche, culturali, sociali, di questo luogo per capire come e quando certi piatti sono diventati così speciali e cari agli elbani.
Una cucina popolare, povera, si potrebbe dire, dove si fondono insieme bellissime reminiscenze di un mondo operoso, sia contadino, che di pescatori e minatori, e dunque fra cibi e ricette che nascevano per il bisogno di riempire gli stomaci di uomini affaticati e che col tempo, grazie alla rivisitazione di cuochi e ristoratori locali sono diventati oggi delle fusioni interessanti fra passato e presente, fra antichità e contemporaneità, senza mai perdere il valore cardine di ogni buon piatto elbano, ovvero la massima eccellenza e qualità delle materia prime. Dunque, prima di arrivare ad elencarvi alcuni dei piatti tipici della tradizione enogastronomica locale, vogliamo farvi presente che proprio l’estrema unicità di alcuni piatti e prodotti locali, sono entrati a far parte della memoria collettiva e contano ogni anno migliaia di estimatori che arrivano sull’Isola apposta per provarli.
L'Aleatico: gioiello elbano per eccellenza
Una menzione su tutti? Beh…il nostro Aleatico. Ricordate il famoso jingle di Mina, quando cantava “Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos’è questa robina qua?” Se andrete a riascoltare quella divertente e curiosa canzone, scoprirete che la celebre Tigre di Cremona menzionava in una strofa anche il gioiello elbano per eccellenza, ovvero l’Aleatico (Passito dell’Elba D.O.C.G), un vino liquoroso che per le sue caratteristiche e tipicità è divenuto celebre in tutto il mondo, portando la bandiera elbana a svettare sulle tavole dei vari paesi insieme alla famosissima Schiaccia Briaca, uno dei dolci più tipici e popolari dell’Elba, fatto di pasta secca, senza uovo, dono dei riesi (gli abitanti del Comune di Rio Elba) a chi andava per mare, poi arricchito nell’800 con Alchermes e Aleatico, appunto, a conferirgli quel tono di ‘mbriacatura per cui è diventato così popolare.
E, infine, per arrivare a citarvi alcuni dei piatti tipici della tradizione locale – per cui vi faremo davvero venire l’acquolina in bocca – possiamo senza dubbio menzionare:
Il famosissimo Gurguglione, piatto povero, uno stufato di verdure (ricordatevi: la particolarità elbana è che fra i paperoni, aggiunge solo quello verde), originariamente preparato per supplire alle fatiche dei minatori, che può essere consumato sia freddo che caldo.
La palamita, che appartiene alla famiglia dei tonni, e di cui i mari elbani sono estremamente ricchi, perfetta da preparare in diversi modi, ottima anche alla griglia, e gustosissima sott’olio insieme, ad esempio, ai fagioli e cipolline fresche. Un’ottima e gustosa alternativa alla palamita è anche la tonnina, ovvero la ventresca di tonno in salamoia.
Le penne in barca, inventate da Elbano Benassi, cuoco di Portoferraio e primo sindaco comunista del dopoguerra, che nel suo ristorante, “Da Elbano”, cucinava pesce fresco locale rivisitando, grazie al suo estro e la sua curiosità, tanti piatti tipici come questo famoso primo che oggi conta estimatori anche fra molti ristoratori dall’altra parte del mondo.
La sburrita riese, ovvero una zuppa di pesce – meglio, di baccalà – che i minatori si portavano come pranzo per alleggerire le fatiche di una giornata intensa nelle miniere.
Lo stoccafisso alla riese, considerato il pasto del venerdì, di quando non si poteva consumare la carne, e forse uno dei piatti simbolo del versante orientale dell’Isola, che tante ricette ha donato alla ricchezza culinaria elbana.
Il polpo all’elbana, bollito e servito senza grandi aggiunte, per omaggiare la freschezza e la bontà di questo straordinario mollusco. E come non menzionare, poi anche le pappardelle ai funghi o il cinghiale alla bracconiera, piatti sostanziosi tipici delle zone più interne dell’Isola, per concludere poi con i dolci, che oltre alla Schiaccia Briaca già menzionata, includono anche il Ceremito e la Sportella, tipici dolci pasquali della zona riese, dono dei fidanzati per scambiarsi promesse d’amore, l’Imbollita di fichi e la Schiacciunta.
Insomma…le proposte eno-gastronomiche dell’Isola d’Elba sono davvero tante e possono accontentare sia i palati più raffinati, con gustose varianti fusion e contemporanee, sia gli amanti dei vecchi sapori poveri, che nei piatti vanno alla ricerca di tradizioni e storie di paese che sono poi fra i patrimoni più prezioso e importanti di ogni popolo.